
Il mondo è già andato a dormire, l’unico suono che avverti è il respiro soffuso di tuo fratello, immerso nel suo regno onirico da cui dovrà fare ritorno tra poche ore.
Rimani in ascolto, il rumore del silenzio è assordante, questa sera il sonno ha deciso di non passare, lasciandoti lì a fissare il legno di noce del letto, così decidi di abbandonarti a questa situazione e apri il cancello della mente, permettendole di correre sulle autostrade del pensiero.
Pochi attimi bastano a rivedere una vita, non hai una meta precisa, solo voglia di viaggiare senza soste per sentire l’aria dei ricordi accarezzarti il viso. Talvolta rallenti di fronte ad alcune immagini, un sorrisetto compiaciuto ti si disegna sul volto mentre vedi come sei cambiato nel tempo.
L’immaginazione vaga, e tu con lei, finché una flebile luce azzurra colora il soffitto della stanza. Lo sguardo segue lentamente il fascio luminoso, per poi fermarsi sul cellulare, la sua origine. Svogliato ti alzi, e, gattonando sul letto, raggiungi il telefonino “1 Nuovo messaggio”.
E’ l’una di notte di un’afosa sera di maggio, anche Eolo si sta riposando e non una foglia si muove sugli alberi, e tu, sguardo puntato sul piccolo schermo lucente, leggi il testo di quella lettera stilizzata.
Prima che tu possa realizzare il contenuto di quelle poche parole i battiti aumentano d’intensità, ti sembra stia per esploderti il petto; incredulo lo rileggi, ancora una volta, e ti senti FELICE. Non è più sangue ciò che ti circola nelle vene, è NOS, non più voce quella che vorresti usare per gridare di gioia, ma un’ESPLOSIONE, l’adrenalina vorrebbe che tu ti scaricassi, vuoi correre, saltare, gridare. La tentazione di svegliare il tuo fratellino giusto per fare qualcosa è forte, ma riesci a contenerla.
Non è una semplice metafora, non è una parola che l’uomo usa per descrivere qualcosa che non vede, TU la vedi, la stai vivendo, l’espressione che ora ti si è stampata in faccia ne è la conferma, FELICITA’.
Ed è bastato così poco per toccarla.
Ti riconcentri sull’apparecchio telefonico, “Rispondi”, e mentre le dita scivolano agilmente sui tasti, riprendi a viaggiare con la fantasia, a sognare luoghi mai visti, situazioni desiderate, persone lontane eppure così vicine. “Messaggio Inviato”.
Lasci cadere il corpo sul letto, il cellulare ancora in mano, un tonfo sordo accompagna il tuo contatto col materasso, il sorriso, tanto stupido quanto bello, si trova ancora al suo posto e sembra intenzionato a restarci.
Qualche parola, la sorpresa, e un’apatica nottata che avresti dovuto passare in compagnia dei soliti ricordi è diventata teatro di vita.
Una parola esce dalle tue labbra “Grazie”, nessuno l’ha sentita, ma tutti la meritano in quel momento.
La notte deve ancora finire il suo turno di guardia, ma adesso sei lì, sai di esserci. Sai che quel momento, tanto piccolo e solitario, ti appartiene, sai che lo porterai in tasca e lo riguarderai nei momenti tristi.
Sai che questa notte la debole luce di un cellulare ti ha regalato più di quanto ti aspettassi …
Gli occhi si chiudono, non risponderai al messaggio successivo, il sonno ha finalmente bussato alla tua porta, ti addormenti, e il rumore del silenzio non ti sembra più tanto forte …